Titolo: Both Sides. Conversazioni sulla vita, l’arte, la musica
Autore: Malka Marom, Joni Mitchell
Editore: Edizioni Sur
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 377
ISBN: 9788869980169
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E' una fredda sera di novembre del 1966. Malka Marom, pioniera della world music e voce del duo Malka & Joso, arriva quasi per caso al Riverboat, caffè alternativo di Toronto, molto conosciuto nel circuito musicale folk. Sul palco, dietro a una distesa di posti a sedere vuoti, una giovane chitarrista è intenta ad accordare il proprio strumento. L’incertezza con cui gira le chiavi della chitarra, alla ricerca di note che sembrano arrivare a fatica, non lascia presagire una grande performance; ma, poco dopo, la ragazza stupisce tutti con un sound diverso e innovativo, la sua voce, dall’estensione incredibile e, soprattutto, i suoi testi così ricercati, lasciando Malka a bocca aperta.
Di lì a poco la Marom darà una svolta alla propria carriera, diventando una giornalista. La giovane cantautrice così concentrata sull’accordatura della propria chitarra, invece, diverrà una leggenda della musica: Joni Mitchell. Sette anni dopo, nel 1973, quando Joni ha ormai raggiunto il successo e Malka ha avviato la propria carriera di broadcaster per un’importante emittente canadese, le due si incontrano nuovamente. Ne nasce un’approfondita intervista in cui la cantautrice rivela aspetti della propria esistenza e, soprattutto, del proprio processo creativo del tutto inediti. Seguiranno altre due interviste, l’ultima recentissima, nel 2012, e poi l’idea di raccogliere quelle preziose parole sulla vita, l’arte, la musica in un libro: lettura obbligata per appassionati del genere e aspiranti cantautori e artisti.
Fin dalla prima intervista, si capisce che Joni e Malka hanno molto in comune: oltre all’incredibile passione per la musica e l’arte, condividono l’aver affrontato le difficoltà di una vita che non le ha certo risparmiate. Nelle loro conversazioni si alternano sofisticate analisi sul significato dell’arte a racconti dei momenti più dolorosi dell’esistenza di Joni: parte dell’infanzia passata in ospedale, immobilizzata dalla poliomielite; le innumerevoli delusioni d’amore; la decisione di dare in adozione la figlia nata agli inizi degli anni Sessanta, al di fuori del matrimonio e in un periodo di estrema povertà. Proprio la povertà è uno dei temi di riflessione della prima intervista: quella che è ormai diventata una leggenda nel mondo della musica fa i conti con il suo passato di indigenza, all’inizio di una carriera musicale che stava prendendo avvio non senza difficoltà. Si tratta di un’occasione per riflettere sul significato di successo, raggiunto mantenendo sempre la propria identità artistica e la propria libertà, anche e soprattutto dalle trappole del denaro e del lusso. Identità e libertà sono, in ultima analisi, le tematiche attorno cui ruotano tutte e tre le interviste.
Particolarmente affascinanti sono i passaggi in cui Joni riflette sul proprio processo creativo, in cui pittura e musica si influenzano reciprocamente. I colori e le forme, grammatica di base della pittura, si ritrovano anche nella composizione musicale, dove Joni cerca costantemente un equilibrio tra emozioni, significato ed estetica. Malka le confida che quegli accordi ascoltati al Riverboat non li aveva mai ascoltati prima. Joni, che non ha mai studiato musica, li chiama “accordi interrogativi”: è Wayne Shorter a spiegarle che si tratta di accordi sospesi, molto utilizzati nel jazz, che comunicano appunto un senso di sospensione e che richiedono sempre una risoluzione. Joni ammette che, non conoscendo le regole della musica, si è data la libertà di infrangerle ed ecco che gli accordi sospesi, da semplici accordi di passaggio, diventano i protagonisti nelle sue canzoni, rendendo l’accordo di risoluzione finale un vero e proprio “cielo che si apre”.
Molto interessanti sono anche gli aneddoti sugli incontri con altri mostri sacri: la collaborazione con il contrabbassista jazz Charles Mingus; la storia d’amore con Leonard Cohen, su cui Joni scriverà canzoni magnifiche come The Gallery; l’incontro con la band L.A. Express, con cui verrà registrato l’album Court and Spark, e che segnerà il temporaneo abbandono della dimensione da solista, fragile e sola sul palco.
Both Sides contiene innumerevoli spunti di riflessione sulla vita, l’arte e la musica. Joni Mitchell, leggenda vivente della musica contemporanea, appare in queste interviste come una donna forte e fragile al tempo stesso, impegnata in una costante ricerca artistica e spirituale. Se finora avete apprezzato la sua musica, questo libro ve ne farà apprezzare anche la grande umanità.