Una volta ho cercato il mio nome e cognome su Google e ho scoperto che non sono l'unica Irene Tognazzo nel mondo, o quanto meno nel web. C'è anche un'altra Irene Tognazzo che nel 2005 è stata eletta in rappresentanza dei lavoratori dipendenti nel comitato provinciale INPS di Rimini. Questa signora è la mia googleganger, cioè una persona con lo stesso nome di un'altra, i cui riferimenti nei risultati di ricerca sul web si mischiano e si confondono. La storia che vi voglio raccontare oggi è molto curiosa e ha come protagonisti due googlegangers un po' speciali.
Un giorno Daniel Bejar ha iniziato a ricevere email da fan che lo ringraziavano per la sua musica. Peccato che Daniel Bejar non fosse un musicista, ma un artista concettuale. Presto intuì che le email erano indirizzate a un altro Daniel Bejar, che, grazie a una veloce ricerca su Google, scoprì essere un musicista canadese, leader della band Destroyer (che tra l'altro ho avuto il piacere di sentire sabato scorso in un bel concerto a Padova). Con il quale Bejar l'artista si accorse di condividere, grazie a un'altra ricerca, su Google Images stavolta, non solo il nome, ma anche alcuni tratti dell'aspetto.
A quel punto Bejar l'artista non si limitò a sorridere dell'omonimia, e a comprare un disco di Destroyer per rischiare magari di scoprire che il muscista in realtà era ben più artista di lui… No, la sua creatività venne sollecitata da questa inaspettata coincidenza e la sua mente inziò a concepire un ambizioso progetto sulla confusione tra identità. Iniziò a farsi crescere barba e capelli e a vestirsi come il suo omonimo musicista. Si scattò tante fotografie, copiando scrupolosamente quelle dell'altro Bejar presenti in rete e le mise online sul sito www.thegoogleganger.com, in modo da andare ad effettuare un intervento volontario sui motori di ricerca, che ora, se interpellati su Dan Bejar, mostrano foto originali e foto taroccate le une accanto alle altre.
Se l'obiettivo dell'artista era quello di creare confusione, sembra che ci sia parzialmente riuscito, visto che, secondo quanto riporta il New Yorker, almeno un paio di recensioni di Kaputt, l'ultimo album di Destroyer, sono state accompagnate dalle foto del Bejar sbagliato. E se invece l'obiettivo era quello di guadagnarsi un po' più di visibilità, è riuscito anche in quello, visto che in molti hanno riportato la trovata.
Quel che è certo è che è divertente confrontare le fotografie dei due Dan, ed è incredibile quanto, nonostante una certa somiglianza e un'attenzione davvero rimarchevole nel riprodurre fedelmente le immagini originali, il fascino e il carisma di Destroyer emergano e riducano l'altro davvero solo a una sbiadita fotocopia.