I pre-giudizi sulle nuove uscite dal 30 luglio al 5 agosto

Tutti i dischi sono in uscita il 31 luglio

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[space height=”10″]Blur: Blur 21 (Box set)

Giusto in tempo per la reunion in occasione delle Olimpiadi, ecco che esce questo mastodontico box con l’intera discografia dei Blur, accompagnata dalle solite rarità, inediti e b-side. Cosa dire su una raccolta del genere? Che è ovviamente superflua? Che è una mossa di marketing per strizzare anche le ultime goccie di nostalgia dalle tasche di noi trentenni? Che ovviamente io come ogni buon fan venderei un rene per averla? Maledetti, they fooled us again…

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[space height=”10″]Divine Fits: My Love Is Real (Singolo)

Wow, questa settimana iniziamo con due martini di seguito! Speriamo non ci diano alla testa…il singoletto che vedete qui a fianco altro non è che il frutto dell’ennesimo supergruppo indie, e visto che l’abbiamo già ascoltato, vi dico subito che non mi ha fatto impazzire. Tuttavia, considerando che della band fa parte uno dei più grandi songwriter viventi, vale a dire Britt Daniel degli Spoon, non posso che sbavare copiosamente al pensiero di ascoltare qualche altra sua canzone sull’album, che uscirà a fine agosto. Come volevasi dimostrare, il secondo estratto Would That Not Be Nice è già un classico dell’estate.

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[space height=”10″]The Locust: Molecular Genetics From the Gold Standard Labs

Questi dovrebbero essere un cattivissimo gruppo speedcore californiano: avevo un’amica che li ascoltava, ma visto che poi mi ha buttato fuori di casa, non è che questo me li renda più simpatici. Se avete bisogno di sentirvi cattivi, potrebbero fare al caso vostro, ma ricordatevi che dal vivo portano delle tutine di lycra aderenti ….[space height=”10″]

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[space height=”10″]Rick Ross: God Forgives, I Don't

Ah, finalmente ragioniamo: un bel disco hip-hop da stroncare anche questa settimana! Poi in questo caso vado veramente a nozze: il simpatico (not really) Rick Ross è un tipaccio vestito da pappone, con una barba da pappone e che ama raccontare in giro che lui un tempo faceva, indovinate un po’, il pappone. Pare che poi l’abbiano sbugiardato rivelando durante una conferenza stampa che ha fatto per quasi tutta la sua vita la guardia carceraria (true story). Ovviamente tutti hanno continuato a credere alla storia del pappone e quindi adesso in America va fortissimo.

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[space height=”10″]Serengeti: C.A.R.

Vi giuro che l’unica cosa che so di questo disco è che è firmato da un tipo che ha collaborato con Sufjan Stevens in uno dei suoi diecimila progetti inutili. Forse è hip-hop, visto che lo pubblica la Anticon? Non ho mai ascoltato un disco della Anticon, ma dubito che inizierò proprio con questo….

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[space height=”10″]Mondo Marcio: Fight Rap (Singolo)

Già parte male con uno dei nickname più ridicoli della Terra. Poi scopro che il suo vero nome  è Gian Marco Marcello, e che quindi il nick non è frutto di un brainstorming tra duri in quel di Garbagnate. Infine, chi ne sa di rap mi ha detto che si divide da anni con Marracash la palma di zimbello della scena hip hop italiana. Ma se siete ragazzini di 15 anni con un urgente bisogno di impressionare gli amichetti del quartiere, Marco Marcello potrebbe essere proprio quello che cercate.

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