I pre-giudizi sulle nuove uscite dal 6 al 26 agosto

Visto che anche noi di Gold Soundz stiamo per andare in ferie, questa settimana i nostri pre-giudizi raddoppiano, anzi triplicano: ecco cosa ne pensiamo dei dischi in uscita nelle prossime tre settimane. Ci rivediamo dal 20 agosto con i nostri aggiornamenti!
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[space height=”10″]Blur: Under the Westway/The Puritan (Singolo – in uscita il 6 agosto)

Anche questa settimana i Blur ricevono un bel martini! Abbiamo già ascoltato questi due brani e non c’è che dire, è un piacere riaverli tra noi. Damon Albarn e compagni recuperano la classicità del loro britpop tra Parklife e The Great Escape (Under the Westway), per poi cannibalizzare a modo loro quello che rimane dei Gorillaz (The Puritan). Insomma, chissenefrega se questa mini-reunion è tutta una scusa per far sbavare i fan: l’accoppiata reunion dei Blur + Olimpiadi di Londra è uno dei motivi per cui ci ricorderemo questa estate 2012.
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[space height=”10″]Antony and the Johnsons – Cut the World (in uscita il 7 agosto)

Non sono mai impazzito per Antony, almeno non nel modo in cui gran parte della critica italiana sembra averlo fatto qualche anno fa: i suoi brani ultradrammatici mi risultano decisamente noiosi, e continuo a pensare che avrebbe dovuto seguire la sua vocazione da disco diva registrando quaranta copie di Blind, invece di smaronarci con i suoi lamenti. Ma sono sicuro che questo album dal vivo farà felice qualcuno, e alla fine questa settimana c’è di molto, molto peggio…
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[space height=”10″]Archers of Loaf: All the Nations Airports e White Trash Heroes (Reissue – In uscita il 7 agosto)

Come non innamorarsi di un gruppo così anni ’90 come gli Archers of Loaf? Da quando li ascoltai per la prima volta sulla colonna sonora di Mallrats (gran film, btw) il mio cuore è con loro: questi dovrebbero essere i due album più brutti della loro piccola discografia, ma non ci posso fare niente se mi bastano due chitarre distorte e una voce strascicata per essere felice… ….
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[space height=”10″]G.O.O.D. Music: Cruel Summer (in uscita il 7 agosto)

Bastano due fatti: questo è un disco di Kanye West e i suoi amici miliardari; G.O.O.D. sta per “Getting Out Our Dreams”. Non vi sentite già sommersi da un’ondata di ridicolo involontario?[space height=”10″]

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[space height=”10″]Jovanotti: Italia 1988-2012 (in uscita il 7 agosto)

Prima di chiedervi come mai non anneghi Lorenzo e il suo Ombelico del Mondo, vi confesso una cosa: per quel poco che ho sentito, l’ultimo album non era affatto male. Questa raccoltona dovrebbe servire a lanciare il Cherubini anche negli Stati Uniti, visto che la pubblica la ATO Records di Dave Matthews: dubito fortemente che qualcuno se lo cagherà, ma tra i tanti pesi morti del mainstream italiano, Lorenzo è uno dei pochi che vorrei vedere sfondare in America. Del resto se si sono bevuti Zucchero a Woodstock 94, direi che c’è spazio anche per lui…
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[space height=”10″]Dead Can Dance: Anastasis (in uscita il 9 agosto)

Veterani della new wave più dark, che non sono riusciti a resistere alle sirene della reunion, e quindi si ripresentano come prima, più pallidi di prima. So che hanno un culto impressionante anche qui in Italia, ma new wave e dark sono due delle parole che non vorrei mai vedere insieme nella stessa frase, quindi penso che non approfondirò…
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[space height=”10″]Kreayshawn: Somethin' 'Bout Kreay (in uscita il 14 agosto)

Vedi alla voce: fenomenologia di tutto quello che è fuffa in questi anni zero. Nata a cresciuta su internet, la nostra Natassia Gail Zolot ha scelto un soprannome “accattivante”, poi si è fatta notare con un singolo che si chiamava Gucci Gucci e soprattutto con un look che negli Stati Uniti definiscono outrageous e che io traduco come "improponibile". Peccato che questo fosse due anni fa, nel frattempo nessuno la può più sopportare (compresi quelli con cui lavora) e la sua stella ora appare irrimediabilmente appannata. Ha 22 anni, questo è il suo primo album e, come si diceva un tempo, ha già un grande avvenire alle spalle.

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[space height=”10″]Nick Cave & The Bad Seeds: Nocturama, Abattoir Blues / The Lyre of Orpheus e Dig Lazarus Dig!!! (reissues – in uscita il 14 agosto)

In attesa del nuovo album con i Bad Seeds, Nick Cave conclude la campagna di ristampe della sua intera discografia. C’è bisogno che vi dica quanto è importante Nick Cave e come sia invecchiato bene? Non tutti saranno d’accordo su questo, ma per quanto mi riguarda Dig Lazarus Dig!!! è l’inizio della quinta giovinezza del Nostro, che anche in questi tre album degli anni duemila ha sparso gemme di rara ferocia e delicatezza. Se si pensa ad un Mick Jagger che a quarant’anni era già bollito, c’è da sperare tutti di invecchiare come lui…
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[space height=”10″]Various Artists: Just Tell Me That You Want Me  – Fleetwood Mac Tribute (in uscita il 14 agosto)

Non ho mai ascoltato i Fleetwood Mac: vabbè conosco Go Your Own Way e Landslide, ma comunque non capisco come mai negli ultimi tempi è tutto un fiorire di omaggi ad un gruppo che ha avuto come merito più grande quello di propagandare il divorzio come momento di ispirazione creativa. Però questo tribute album dall’orrida copertina ha un sacco di nomi interessanti (Best Coast, New Pornographers, Lykke Li) e quindi direi che una birra gliela offriamo volentieri.
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[space height=”10″]Four Tet: Pink (in uscita il 20 agosto)

Kieran Hebden riassume il super-lavoro degli ultimi due anni con questa compilation di singoli: non sarà proprio il nuovo album di Four Tet, ma scommettiamo che sarà comunque l’ideale per la nostra fine estate?[space height=”10″]

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[space height=”10″]Ariel Pink's Haunted Graffiti – Mature Themes (in uscita il 21 agosto)

Questo disco l’abbiamo già ascoltato: è semplicemente l’album migliore che quel geniaccio di Ariel Pink potesse fare in questo momento. Non è un disco per tutti, visto che sembra saltare da un genere all’altro come se stesse scorrendo le pagine di un’enciclopedia del rock, ma è difficile resistergli…
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[space height=”10″]Bloc Party: Four (in uscita il 21 agosto)

Mai piaciuti: quando hanno debuttato stavano ancora inseguendo il revival new wave di Interpol e Killers, poi sono diventati sempre più irrilevanti. Recentemente sono stati anche protagonisti di un bel litigio ad uso stampa, con tanto di quasi-espulsione del cantante Kele Okereke dalla band e riappacificazione giusto in tempo per l’uscita dell’album: uno sbadiglio li seppellirà.
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[space height=”10″]Bill Fay: Life Is People (in uscita il 21 agosto)

Concludiamo con qualcuno che ha bisogno di farsi conoscere: dopo 40 anni di silenzio, torna a registrare Bill Fay, cantautore inglese degli anni ’60 autore di quel capolavoro chiamato Time of the Last Persecution. Per darvi un’idea, stiamo parlando di un autore che è un mito per gente come Jeff Tweedy dei Wilco e Jim O’Rourke. Ma ha senso tornare a fare un album dopo 40 anni? La risposta dipende dal grado di cinismo di chi risponde: io, come al solito, mi voglio fidare delle buone intenzioni.
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