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[space height=”10″]Andrew W.K.: I Get Wet (Reissue)
Ristampa del primo album del simpatico tamarro di Party Hard, che è anche l’unico suo disco di cui ci siamo accorti. Vi ricordate quando Andrew W.K. sembrava una cosa seria e addirittura i giornali ne parlavano come The New White Hope del rock (con tanto di gioco di parole vagamente razzista)? Ecco, a quei tempi a me faceva già schifo, quindi immaginate cosa ne posso pensare ora che il buon Andrew è diventato (nell’ordine) un guru dei corsi di autostima (tipo Tom Cruise in Magnolia), un presentatore di talk show televisivi e il relatore ad una convention sui Mini Pony, con il suo intervento dal titolo “What Would Pinkie Pie Do?" (tutto vero).
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[space height=”10″]Barbara Morgenstern: Sweet Silence
Me la ricordo in concerto ad Urbino, quando c’era ancora Frequenze Disturbate, e la sua elettronica krauta non mi era affatto dispiaciuta. D’altro canto, però, è un genere che non lascerei avvicinare al mio stereo neanche sotto tortura, quindi direi che alla Barbie tedesca offriamo una birra e amici come prima…
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[space height=”10″][space height=”10″]Cloud Nothings: Live at the Grog Shop
Questi sono un mistero: osannati praticamente da tutto l’universo musicale con l’ultimo album, sulla carta dovevano piacermi un casino. Poi però metto su Attack on Memory e quello che sento sono i Nirvana riletti da gente che quando è uscito Nevermind erano ancora nel mondo delle possibilità, vale a dire con poco stile e scopiazzando a destra e manca. Farsi produrre da Steve Albini poi non è proprio una mossa geniale per allontanare il sospetto di scarsa originalità. Non è escluso che ci debba dare un’altra possibilità, ma questo live mi pare la classica uscita che sarà divorata solo dai fan, e quindi perché perdere tempo a parlarne?
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[space height=”10″]Com Truise: In Decay
Prima parlavo di Tom Cruise, e questi si chiamamo Com Truise….LOL
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[space height=”10″]Frank Ocean: Channel Orange
Fresco fresco di Best New Music e voto enorme su Pitchfork, il disco dell’unico membro degli Odd Future per il quale possa provare un barlume di interesse. Questo solo perché ha recentemente dichiarato di essersi innamorato di un altro uomo, cosa che in una gang di omofobi ignoranti come gli OFWGKTA è il gesto più punk che è possibile immaginare. Ma il rispetto personale non basta a farmi dimenticare che questo è probabilmente un album di cui Kanye West, Jay-Z e altri tizi coi catenoni d’oro andrebbero fieri, quindi sto alla larga…
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[space height=”10″]JEFF the Brotherhood: Hypnotic Nights
Di questi so solo che avevano un video in cui facevano un party da fricchettoni hipster lungo un fiume: potrebbero non essere male, ma la produzione Warner mi impedisce di provare alcun senso di interesse…
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[space height=”10″]Jimmy Cliff: Rebirth
Lo sapete che Jimmy Cliff ha scritto la colonna sonora di The Harder They Come? Io sì. Peccato che sia anche l’unica cosa che so su di lui. E come si dice in questi casi: una buona birra mette sempre d’accordo tutti!
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[space height=”10″]John Maus: A Collection of Rarities and Previously Unreleased Material
Altro nome letto su Pitchfork ma “mai coperto”. Mi pare avesse avuto anche buoni voti, ma ogni volta che leggo il suo nome immagino DeadMau5 che suona dal vivo con le orecchie da topo, e quindi mi viene un leggero voltastomaco. E poi le “Rarities and Previously Unreleased Material” hanno un po’ rotto il cazzo, diciamolo…
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[space height=”10″]Nas: Life Is Good
Per un ignorante quasi assoluto di hip hop come il sottoscritto, Nas è quello che in Too Many Rappers duetta con i Beastie Boys. Essere entrato nelle vicinanze di Adam Yauch fa subito guadagnare qualche punto al mio disinteresse….e poi tutti in birreria!
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[space height=”10″]The Smashing Pumpkins: Pisces Iscariot (reissue)
L’unico martini di questa settimana: Billy Corgan quando era talmente in forma che anche le B-side erano gioielli da conservare, in uno stato di grazia che non sarebbe mai più stato ripetuto (no, neanche su Mellon Collie). Saranno ricordi personali, ma quando uscì questo disco i Pumpkins erano simultaneamente il gruppo più figo e più “alla mano” che un adolescente di provincia poteva permettersi, e Billy non si era ancora trasformato nel gemello cattivo di Zio Fester. In più le ristampe che sta facendo la EMI sono curatissime: per me questa settimana non c’è storia!
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[space height=”10″]The Very Best: MTMTMK
Interessante collaborazione anglo/africana. Aspettatevi ritmi elettronici e canti tradizionali, in un misto di antico e moderno che farà la felicità degli esploratori musicali…potrei andare avanti con queste ovvietà per ore, ma la verità è che con con un titolo così non riusciranno mai a strapparmi qualcosa di VERAMENTE alcolico!
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