La strada sale buia e sinuosa per il Colle Garampo, fino all'imponente portale della celebre Rocca Malatestiana di Cesena, indubbiamente uno dei luoghi più evocativi e suggestivi della provincia di Forlì-Cesena e perché no dell'intera regione Emilia-Romagna. Ultimata la sua costruzione nel 1477, quasi a testimoniarne la magnificenza, lo stesso Leonardo Da Vinci durante una permanenza in città nel 1505, ne schizzò i lineamenti murari. Non riesco quindi a immaginare una location più adatta per ospitare questa sera Egle Sommacal, membro storico degli ormai leggendari Massimo Volume, per un solitario e notturno set acustico, che fa parte del tour promozionale di Il Cielo Si Sta Oscurando, il suo nuovo disco distribuito dalla Unhip Records.
Giunti sul posto ci imbattiamo immediatamente nel musicista che, in quieta attesa, gironzola e curiosa tra le particolari stanze della Casa Del Custode, il locale in cui a breve si terrà il concerto. Scambiando due parole con Mr. Sommacal ci rendiamo subito conto che la sua fama di personaggio schivo e ritroso è assolutamente esagerata e nient'altro che un'infondata diceria: due battute, due domande, poi lo torturiamo un po' con le solite chiacchiere sul fatto che siamo grandi fan dei Massimo Volume e che li seguiamo il più possibile quando suonano nei dintorni. Lui comunque non pare annoiarsi e si dimostra più loquace e amichevole di quanto sperassimo. Insomma un grande, ci ha già conquistati.
Poco dopo, quando una ventina di persone si sono radunate nell'intimo Salotto Del Custode, la stanza adibita ai live, Egle prende tranquillmente posizione e comincia a strimpellare con invidiabile classe la sua chitarra acustica amplificata. I pezzi tratti da Il Cielo Si Sta Oscurando, eseguito nella sua interezza, sfilano uno dopo l'altro in modo perfettamente organico: per Nuvole sopra la Bolognina dovrei essere preparato, avendola già potuta apprezzare in questo video pubblicato dalla label bolognese, ma con Egle che suona a tre metri da me ovviamente è tutt'altra cosa; colpisce poi la paziente title-track – che sul disco ha il compito di aprire le danze – un altro impeccabile manifesto dell'ipnotico ed emozionante mood evocato da questa esibizione. Ad un certo punto il chitarrista si ferma per cambiare accordatura e durante un istante di attesa rievoca scherzosamente la sua nomea di soggetto ultra-silenzioso: il pubblico, ridendo, dimostra di apprezzare questa nota autoironica.
A circa metà della scaletta tocca a Hello Guys, pezzo piuttosto sperimentale in cui un campione di corde forse pizzicate o forse accarezzate viene messo in loop per fare da sottofondo ambient ad altre languide note delicate. E poi Première Gymnopedie, trasposizione chitarristica del classico per piano di Erik Satie (presentato come ''un bluesman parigino di fine '800''), un gioiello malinconico che anestetizza piacevolmente i miei recettori uditivi. Sul finale giunge anche il momento dell'epopea di Ryon-Nu-Maru, la cui genesi nasce dalla storia vera di un peschereccio giapponese spinto alla deriva dal terremoto/tsunami del 2011 e che si ritrovò così a vagare in perfetta solitudine attraverso l'Oceano Pacifico. Quest'ultima traccia è senza dubbio una delle più interessanti, sia per l'idea alla base, sia per la composizione musicale costituita da varie sezioni differenti: crescendo, melodie, ripetizioni e dissonanze, c'é probabilmente un po' tutta l'esperienza di Sommacal in questo brano e il risultato complessivo non può che rapire profondamente l'inconscio dell'ascoltatore, in un ovvio trionfo.
Concludendo posso dire che, nonostante la sua apparente essenzialità, ho assistito a pochi altri concerti così intensi e suggestivi. Il tour di Il Cielo Si Sta Oscurando è solo a metà e andrà avanti fino a metà febbraio: consiglio quindi caldamente a chiunque sia interessato di regalarsi una serata in compagnia di Egle e della sua chitarra.
Sopra: foto di Andrea Bergamaschi