Nome: P.O.M.A.
Genere: Experimental Psych / Electro Ambient
Sito web: http://www.facebook.com/pomaproj/
I P.O.M.A. (acronimo di Performance Orale Mistica Astrale) sono un duo calabrese di matrice sperimentale formatosi nel maggio del 2013 dall’unione di Paolo Oliva e Massimiliano Alfi.
Dopo aver pubblicato gli EP Trilogy e Unknown, e la traccia Reverb in a Cup of Tea (realizzata insieme al noiser svizzero D.C.P.), la band torna ora con un nuovo LP intitolato Paranoid Room.
Registrato e mixato a Chieti in presa diretta durante lunghe improvvisazioni, l'album cerca di definire noia e paranoia in un’opera dall’attraente collocazione, che rappresenta uno dei più interessanti prodotti della scena sperimentale italiana.
In occasione dell’uscita dell'album e del concerto che la band terrà sabato 16 aprile al Circolo Quadro di Cittadella (PD), vi proponiamo questa intervista con il duo, che ci spiega come si tratti di un progetto in cui anche l’arte visiva ha un ruolo fondamentale.
Ciao e benvenuti su Gold Soundz. Pochi giorni fa è uscito per ToTeN ScHwAN e Misto Mame il vostro primo LP, Paranoid Room. Da che idee e da quali esigenze è nato l’album?
L’album nasce da un’evoluzione musicale riguardante principalmente la maturazione del suono. Ciò che ci ha spinto a realizzare Paranoid Room nasce dall’esigenza di esprimere il nostro malessere.
Quali sono le principali differenze rispetto ai precedenti lavori che avete pubblicato?
Rispetto a Trilogy (il nostro primo EP) e Unknown ci siamo spinti verso uno scenario electro/noise grazie all’utilizzo di batterie elettroniche e synth. In studio, abbiamo approfondito tramite un’ampia ricerca sonora fatta di ascolti e studi che ci hanno permesso di arrivare a un sound che potesse essere “nostro”.
Il vostro nome si cela dietro l’acronimo di Performance Orale Mistica Astrale. Quali sono i riferimenti “mistici” che più inserite nelle vostre composizioni? E perché?
Il nostro processo creativo è fuori da ogni logica di composizione canonica, in questi termini si può considerare la parte “mistica” del nostro suono.
La vostra composizione musicale avviene in totale libertà durante lunghe improvvisazioni. Da dove arriva l’ispirazione per i vostri brani? Come nasce un pezzo ideale dei P.O.M.A.?
In realtà non sappiamo tradurre in parole quello che facciamo. Il processo creativo è spinto da un bisogno interiore: si va in studio, si inizia a improvvisare e in un secondo momento si delinea la struttura del brano.
Psichedelia, punk, elettronica… Se doveste collocarvi in un genere preciso, quale scegliereste? Quali sono gli artisti del passato che più apprezzate?
Non vogliamo collocarci in un genere preciso, ma come detto in precedenza potremmo definirci un duo electro/noise. Per quanto riguarda le influenze parliamo di tutta la scena noise e noise rock fino ad arrivare allo shoegaze di fine anni ’80.
La “Paranoid Room” esiste davvero?
E’ una camera del nostro appartamento, dove è stato registrato l’album.
Riuscite a spiegarci l’attività del collettivo Misto Mame di cui fate parte?
All’interno del collettivo Misto Mame è presente l’idea di ignorare logiche che non ci appartengono. Nel collettivo nascono idee sempre più innovative dove fondamentale è l’espressione e la creazione di ogni artista che ne fa parte. Nascono così l’Empty Copies, un packaging che comprende quadri, fotografie, oggetti e un codice download che permette di scaricare gratuitamente gli album dei membri del collettivo.
Il ruolo dei collettivi artistici, unito alla potenza dei social network, è davvero l’unica chiave rimasta ai musicisti indipendenti per farsi notare? Cosa ne pensate?
No, in realtà crediamo che non sia “l’ultima spiaggia”. Ci sono etichette, come ad esempio la nostra Toten Schwan Records, che continuano a produrre dischi seguendo sempre una linea coerente a ciò che è l’idea principale dei fondatori.
L’arte visiva gioca un ruolo importante nella vostra comunicazione. Cosa cercate di rappresentare nelle vostre fotografie e nelle opere che condividete con i vostri fan?
L’immagine diventa principale fattore di attrazione, riesci a comunicare attraverso fotografie qualsiasi messaggio tu voglia dare. Rappresentano chi siamo e come viviamo.