Nel 1976 un giovane insegnante originario della periferia di Newcastle upon Tyne, Gordon Matthew Sumner, si esibisce nei club insieme a formazioni jazz-fusion come i Phoenix Jazzmen e i Last Exit. Presto viene battezzato Sting, “pungiglione”, a causa di una maglietta a strisce gialle e nere che indossa spesso durante i concerti. Mentre canta e suona il basso, una sera, incontra il figlio di un ex agente della CIA parecchio attivo nella scena musicale londinese come batterista che gli propone di lavorare a un nuovo progetto.
Il tempo di registrare un primo singolo con Henry Padovani, Fall Out, e il 18 agosto del 1977 si ritrova per la prima volta al club Rebecca di Birmingham la line-up definitiva dei The Police, trio che diventerà presto uno dei simboli più riconoscibili della seconda “British Invasion” grazie a un’originale e indovinata miscela di punk-rock, reggae e new wave, con in più qualche spruzzata di jazz. Fino al 1986, l’anno dello scioglimento, la band di Sting, Andy Summers e Stewart Copeland è una forza inarrestabile: cinque album, oltre settanta milioni di copie vendute in tutto il mondo, videoclip trasmessi in heavy rotation dall’appena nata emittente MTV.
Partendo dagli esordi e arrivando al canto del cigno Synchronicity, bestseller datato 1983, riascoltiamo classici immortali come Message in a Bottle, Don’t Stand So Close To Me, Every Little Thing She Does Is Magic ed Every Breath You Take.
Data dell’audioforum: 20 marzo 2018
A cura di Alessandro Liccardo
Ecco la registrazione dell’intera serata:
Ed ecco la playlist con i brani che abbiamo ascoltato: